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domenica 28 marzo 2010

ATO ME2, NUOVA EMERGENZA

"Rischia di tornare l’emergenza sanitaria e sociale nei 38 comuni interessati al servizio di raccolta rifiuti dell’Ato Messina 2".
Questo è quanto dichiara Enzo Testa, segretario generale della Fit Cisl di Messina. Un allarme dettato al nuovo dietrofront della Gesenu che, dopo l’apertura dei giorni scorsi, questa mattina ha fatto sapere di voler sospendere definitivamente la raccolta dei rifiuti dal 1. aprile 2010, licenziando i 164 lavoratori.

domenica 21 marzo 2010

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - La raccolta differenziata via obbligata

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - La raccolta differenziata via obbligata

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - Raccolta e trasporto dei rifiuti Da domani i Comuni fanno da sé

Sant'Agata Militello
Da domani, i trentatré comuni dell'Ato Me1, gestiranno in proprio il servizio raccolta e trasporto dei rifiuti. Si è infatti, definitivamente interrotto il rapporto allacciato nel 2005 fra l'Ati, capo fila il Cns di Bologna della Nebrodi Ambiente, Fasteco, Multiecoplast e l'Ato Me1, decisione presa dal soggetto gestore del servizio per la mancata corresponsione da parte della società d'ambito, della transazione sottoscritta fra le parti nell'aprile del 2009. L'Ati aveva annunciato ufficialmente che a partire da lunedì 22 marzo non avrebbe assicurato più il servizio di raccolta, smaltimento dei rifiuti nell'ambito territoriale dei trentatrè comuni che vanno da Capo d'Orlando a Tusa. In questi giorni il neo presidente del cda, avv. Francesco Librizzi aveva cercato di mediare e trovare una soluzione proponendo anche un nuovo programma con nuove scadenze di pagamento dei debiti corrente e pregressi da saldare entro il mese di dicembre del 2010. Ma, evidentemente, i responsabili dell'Ati non si sarebbero sentiti garantiti per cui hanno deciso di rescindere definitivamente il contratto. Cosa accadrà adesso? Il Presidente del cda dell'Ato Me 1, avv. Francesco Librizzi, ha comunicato ai sindaci, alla Procura delle Repubblica di Patti , Mistretta e Nicosia ed a tutte le autorità, che la società d'ambito «ha già attivato le procedure per la ricerca di uno o, se necessario, più nuovi gestori in relazione alle macro aree già delineate, che ricalcano il territorio in cui operavano le diverse società dell'Ati. Però, stante la complessità della definizione del servizio da affidare , raccolta porta a porta e dell'iter della procedura di appalto, si è calcolato che i nuovi gestori non potrebbero iniziare il servizio prima di 30/40 giorni. Premesso quanto sopra, si ritiene necessario che, nelle more della riattivazione del servizio da parte di questa società, ogni comune provveda ad attivare in loco e direttamente il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti ed il loro trasporto nei centri di conferimento di Alcamo, l'umido, vetro, lattine, carta, plastica ed in discarica a Motta Santa Anastasia i rifiuti indifferenziati».

Rifiufi, chiusa la discarica a Partinico: raccolta ferma- gds.it

Partinico. Resta chiusa la discarica di contrada Baronia Provenzano, a Partinico (Pa), nella quale scaricano i rifiuti i dodici Comuni della provincia di Palermo, soci dell'Ato 1. Non è stata sufficiente l'ordinanza firmata dal sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo, per la riapertura provvisoria della discarica, perché l'impianto di trito-vagliatura non è in regola con le norme di legge e per questo la Regione siciliana non concede l'autorizzazione a riaprire la discarica. Intanto, l'immondizia continua ancora una volta ad accumularsi per le strade di comuni del comprensorio.

martedì 9 marzo 2010

Ancora niente raccolta rifiuti in diversi comuni ennesi

Enna, Agira, dove da otto giorni non si opera nella raccolta dei rifiuti, Centuripe, Catenanuova, dove il sindaco Aldo Biondi non è disposto a fare anticipazioni, è evidente e sta per diventare pericolosa perché ha invaso le strade dai rifiuti, dove si registra la presenza di molti animali randagi ed è necessario un intervento immediato per evitare che possano peggiorare le condizioni igienico-sanitarie. Il sindaco di Enna, Rino Agnello, ha anticipato circa dieci mila euro per l’acquisto del carburante per i mezzi da utilizzare nella raccolta dei rifiuti, ma gli operatori ecologici hanno continuato a non lavorare perché non c’erano le condizioni di sicurezza per poterlo fare, per cui la città continua ad essere sommersa da cumuli di rifiuti in ogni dove e tra qualche giorno, se dovessero cambiare le condizioni atmosferiche, si potrebbe arrivare ad una vera e propria emergenza rifiuti perché cambierebbero sostanzialmente le condizioni igienico-sanitarie. La

Soppresse le società d'ambito ATO

1-quinquies. All’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo il comma 186 è inserito il seguente:«186-bis. A decorrere da un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità d’ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni.Decorso lo stesso termine, ogni atto compiuto dalle Autorità d’ambito territoriale è da considerarsi nullo. Entro unanno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalleAutorità, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Sono abrogati gli articoli 148 e 201 del decreto legislativo n. 152 del 2006.

lunedì 1 marzo 2010

Emergenza rifiuti: società in sciopero

Emergenza rifiuti: societ� in sciopero: "CANICATTI (AG) - Solo i servizi essenziali, in prossimit� di strutture sanitarie ed esercizi pubblici, sono garantiti da questa mattina dagli operatori della Dedalo Ambiene Spa di Licata (AG), che gestisce il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani."

Rifiuti, ATO PA1 i Comuni sono morosi

Sono tutti morosi i Comuni soci dell’ato rifiuti Palermo 1. Secondo le statistiche ufficiali il loro debito complessivo ammonta a quasi una trentina di milioni di euro. I debiti più alti sono quelli di Partinico e Carini, le città con il maggior numero di abitanti nel comprensorio, entrambe devono alla società d’ambito circa 8 milioni e mezzo di euro. Ma con la differenza che Carini ha già versato nelle casse dell’Ato il 64% del dovuto mentre Partinico ha pagato soltanto il 41%. Ma il Comune che in proporzione deve di più all’Ato è Isola delle Femmine, che fino a ora ha versato nelle casse comuni poco più di un milione e mezzo di euro, equivalente al 37% delle somme dovute. I Comuni che finora hanno pagato con maggiore regolarità per lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti sono invece Torretta, che ha già versato l’89% delle sue quote e Giardinello con l’82%. Virtuosi anche Trappeto, Cinisi e Borgetto che hanno effettuato rispettivamente il 74, il 72 e il 70% dei pagamenti. A metà classifica gli altri Comuni: Capaci ha versato il 59%, Terrasini il 64, Montelepre il 65 e Balestrate il 68%.

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