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venerdì 24 gennaio 2014

Nicosia: Ato Rifiuti comunica a 10 lavoratori ecologici che il rapporto di lavoro è cessato il 15 gennaio

Nicosia. Anche ieri i 10 operatori ecologici comunali comandati all’Ato Ennaeuno sono rimasti con le braccia conserte. Si sono recati come sempre al lavoro, ma hanno avuto comunicato che l’Ato non può farli operare perché il comando è cessato il 15 gennaio. Una scena che si ripete ormai da 4 giorni malgrado la giunta comunale il 14 abbia deliberato la proroga del comando fino al 30 gennaio. L’Ato Ennaeuno fino a ieri non aveva ricevuto la delibera e quindi intende cessato dal 15 gennaio il rapporto con i netturbini comunali. Il servizio comunque non sembra averne risentito particolarmente e c’è da scommettere che l’Ato lo garantirà per evitare che in caso di mancata raccolta il sindaco Sergio Malfitano possa proclamare lo stato di emergenza sanitaria e affidare immediatamente il servizio alla ditta specializzata che subentrerà appena sarà firmato il decreto che autorizza il Comune a riprende in carico il servizio e affidarlo a un gestore.La firma del decreto era attesa per il 15 gennaio, tanto che la giunta aveva prorogato il comando dei netturbini comunali fino a quella data, ma ancora il via libera da parte del Dipartimento Acque e rifiuti e dell’assessorato regionale dell’Energia non arriva, malgrado il Piano di gestione presentato dal Comune sia stato giudicato uno dei migliori con un costo ad unità lavorativa che sarebbe in alcuni casi della metà rispetto a quelli previsti nei Piani di altri Comuni e delle Aro che li hanno già depositati. Sembrerebbe che al vaglio dell’assessorato regionale ci sia la questione dei dipendenti amministrativi dell’Ato che dovrebbero in parte transitare alla Srr e alle Aro. Nel caso di Nicosia, poiché l’Aro corrisponde al Comune non sono prevedibili amministrativi perché il Comune non può procedere ad assunzioni. Intanto emerge che la Srr di Enna ha previsto l’assorbimento di soli 17 amministrativi dell’Ato a fronte dei 100 che al momento sono assunti dall’Ambito ottimale in liquidazione e prossimo allo scioglimento per il subentro della Srr. Il parametro indicato dalla regione sarebbe quello di un amministrativo ogni 10 operai e la Srr si è attenta nella predisposizione della pianta organica a questo parametro. Si profila dunque l’avvio di un’ulteriore vertenza di lavoro da parte di almeno una settantina di impiegati dell’Ato che non troverebbero al momento collocazione nel nuovo assetto della gestione dei rifiuti. Il Piano presentato dal Comune di Nicosia prevede l’impiego di 25 persone, ma tra esse non vi sono amministrativi perché il Comune utilizzerà per queste funzioni personale interno.

http://www.vivienna.it/2014/01/20/nicosia-ato-rifiuti-comunica-a-10-lavoratori-ecologici-che-il-rapporto-di-lavoro-e-cessato-il-15-gennaio/

Decreto Milleproroghe, Gal: "Il governo intervenga sui rifiuti in Sicilia"

 PALERMO. Il governo metta in campo una serie di misure per far fronte all'emergenza rifiuti in Sicilia. È quanto chiede il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Giuseppe Compagnone, in un ordine del giorno presentato al dl Milleproroghe che verrà discusso in Aula.  «Considerato il ritardo dell'attivazione della procedura di valutazione ambientale strategica che ha causato il mancato completamento del Piano di gestione dei rifiuti e l'accertato interesse della malavita organizzata per i flussi di risorse pubbliche e private connesse al ciclo integrato dei rifiuti l'ordine del giorno - spiega Compagnone - impegna il governo ad assicurare che i provvedimenti di autorizzazione degli impianti già adottati da parte del commissario delegato devono essere preceduti dall'attestazione di conformità che l'autorità ambientale della Regione Siciliana deve rilasciare rispetto al parere di compatibilità ambientale». L' odg impegna il governo a imporre alla Regione Siciliana « al fine si assicurare il rispetto del principio 'chi inquina pagà di valutare l'efficacia e la validità delle garanzie finanziarie per ogni impianto di trattamento e di scarica in esercizio». 
http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/316294/

Rifiuti: Marino privilegia i privati per la gestione delle discariche in provincia di Catania

Secondo il giornale Sudpress, prevista anche la costruzione in un’area della Sicula Trasporti a Grotte San Giorgio di un gassificatore per bruciare i rifiuti. L’atto dell’assessore contrario alle indicazioni della giunta regionale: Marino non ha partecipato alla votazione dell’atto di indirizzoUna unità tecnica di rigassificazione con una capacità di smaltimento di rifiuti solidi urbani di 800mila tonnellate l’anno. In pratica un impianto per bruciare i rifiuti dello stesso tipo di quello di Malagrotta a Roma: impianto che ha mobilitato cittadini e famiglie. E’ la proposta fatta dall’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), il Piano i gestione dei rifiuti. Lo rivela oggi il giornale catanese di inchiesta Sudpress. Il giornale racconta poi ulteriori dettagli: «Malgrado il presidente Crocetta abbia giustamente nella seduta di Giunta di Governo del 6 dicembre 2013 – assente l’assessore all’Energia – espressamente verbalizzato l’adozione di una Direttiva con la quale si prescrive l’obbligo di realizzare discariche pubbliche in tutte le province dell’isola, invece non è prevista a Catania e provincia alcuna discarica pubblica». Un comportamento, quello di Marino, che suscita parecchi interrogativi intanto perché, da quello che emerge, l’assessore opera indifformità rispetto a quanto deciso dalla giunta e poi perché, nonostante abbia in più occasioni detto che ogni provincia doveva avere una sua discarica pubblica e che i termovalorizzatori erano superati, poi si adopera affinché in provincia di Catania non solo le discariche rimangano in mano ai privati ma che addirittura venga costruito un impianto per bruciare i rifiuti: «Per capirci – scrive Sudpress -, l’assessore non solo a Catania lascia tutto in mano ai privati (OIKOS e SICULA TRASPORTI) ma addirittura regala alla sua provincia un bruciatore di rifiuti dove confluiranno tutti i rifiuti della Sicilia. E tutto ciò, non soltanto violando l’atto della Giunta Crocetta, ma anche facendo carta straccia della prescrizione che impone “…di assicurare concreta attuazione alle procedure di attivazione di discariche pubbliche di nuova generazione.”»Ma c’è un altra questione che stupisce e non poco. Il sito individuato per la costruzione del nuovo impianto appartiene alla Sicula Trasporti di Giuseppe e Salvatore Leonardi «ben nota – si legge su Sudpress – alle cronache giudiziarie e parlamentari, sicché dovrebbe dire qualcosa alla memoria dell’assessore che fino ad un anno e mezzo fa è stato magistrato antimafia. La mancanza di autorizzazioni alla discarica per un decennio con i problemi legati all’assegnazione dell’area e le questioni legate all’acquisto da parte dei Leonardi di immensi appezzamenti di terreni in San Giorgio, da sempre destinati ad agrumeto, sono state al centro di una complessa vicenda giudiziaria già dagli anni ’90, mentre aspetti più delicati sono stati evidenziati anche in seno alla Commissione parlamentare sui rifiuti, proprio quella Commissione che in passato ha visto l’attuale assessore all’energia quale consulente mentre svolgeva le funzioni di magistrato».Si chiede Sudpress: «Trattandosi di comparto di attività – quello dei rifiuti appunto – ad altissima infiltrazione mafiosa, qualcuno – per esempio la Regione Siciliana – ha mai richiesto l’aggiornamento della documentazione antimafia, soprattutto dopo l’entrata in vigore del Codice Antimafia con le categoriche prescrizioni c

http://www.ilmattinodisicilia.it/rifiuti-marino-privilegia-i-privati-per-la-gestione-delle-discariche-in-provincia-di-catania/

giovedì 16 gennaio 2014

Rifiuti, prorogata fino al 30 aprile la gestione degli Ato

L'ordinanza di proroga del 27 settembre 2013 scade oggi Stenta a decollare la nuova gestione integrata dei rifiuti in Sicilia. Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha infatti firmato una nuova ordinanza (01/rif del 14/1/2014) che reitera fino al 30 aprile prossimo gli effetti dell’atto presidenziale 14/rif emanato lo scorso 27 settembre, prorogando agli Ato le competenze in materia di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Nonostante infatti siano state costituite nel territorio siciliano tutte le S.R.R. (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), che in base alla Legge Regionale 9/2010 dal 1° ottobre 2013 avrebbero dovuto occuparsi di gestire l’intero ciclo, ad oggi non sono stati ancora individuati i nuovi soggetti affidatari del servizio, da parte delle stesse S.R.R. o dei Comuni in forma singola o associata, come previsto dalla normativa regionale. L’atto si è reso necessario per garantire la continuità del servizio pubblico di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per scongiurare rischi per la salute pubblica e per l’ambiente, visto che allo stato attuale non sono possibili valide alternative. Il provvedimento deroga gli articoli 14 e 19 della L.R. 8/2010, che prevedevano che le gestioni commissariali degli Ato cessassero il 30 settembre 2013 con il conseguente divieto per i soggetti liquidatori di compiere ogni ulteriore atto di gestione. Ma così non è stato. Vedremo se questi altri tre mesi di tempo saranno sufficienti a far partire l’attuazione della “nuova” gestione integrata dei rifiuti: molto dipenderà dalla volontà politica degli amministratori locali. Sino ad ora non hanno dato grande prova di sé.Più informazioni: rifiuti  srr  ato  
http://www.sikilynews.it/ambiente/rifiuti-proroga-fino-al-30-aprile-2014-gestione-commissariale-ato-sicilia/682


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