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domenica 28 giugno 2015

Impianto TMB Bellolampo Palermo

Da un po di giorni ci si domanda come mai l'impianto di trattamento meccanico biologico che si sta realizzando nella famosa zona di Bellolampo a Palermo vicino la discarica palermitana gestita dalla RAP ex AMIA sarà gestito dalla RAP stessa.

Nascono tante domande tra le quali:

Ma se gli impianti dovranno essere gestiti dalle SRR, in questo caso SRR area metropolitana, perché già si parla che gestirà l'impianto la RAP?

Perché non si prende il personale già formato e specializzato che è presente in tutti gli ATO appartenenti alla SRR di che trattasi, al posto degli operai RAP da qualificare che non hanno esperienza di impianti?

A che servirà la SRR ?? Dovrebbe essere una società di sovrambito che controlla ARO e IMPIANTI ma in realtà non avrà nessun impianto e per come procedono i piani degli ARO neanche controlla questo.

La verità è che tutta questa riforma non ha né capo e e piedi nessuno controlla se il personale già impiegato nell'ultima decennio continuerà la popria attività lavorativa ...si perché molti ARO già presentati non prevedono ne amministrativi e ne personale impegnato negli impianti tra l'altro quest'ultimi ceduti al proprio comune di appartenenza tramite una direttiva emanata dal Dipartimento.

Tutto ciò non porterà che ad una MATTANZA SOCIALE. ....ci si augura che i sindacati si mettano in prima fila nel contrastare questa ridicola gestione che già confusa prima di partire.

lunedì 1 giugno 2015

Questione Ato Palermo 2: firmato il contratto d'affitto del ramo d'azienda, giovedì i contratti di servizio

Solo dopo quest'altro passaggio i lavoratori potranno essere assunti SAN GUSEPPE JATO, 1 giugno – E’ stato firmato stamattina al municipio di San Giuseppe Jato il contratto d’affitto del ramo d’azienda, la fallita Alto Belice Ambiente, da parte della società di scopo della Srr “Palermo Provincia Ovest”, “Belice Impianti srl”. La firma è avvenuta alla presenza del segretario comunale del Comune jatino e del curatore fallimentare della società d’ambito dell’Ato Palermo 2, Cristina Bonomonte, del commissario straordinario della Regione, Giuseppe Taverna, del presidente della società di scopo, Francesco Morga e del presidente della Srr, Filippo Di Matteo. Un importante tassello verso il ritorno al lavoro dei 258 dipendenti dell’ex Ato, ma che da solo non basta. Perché i lavoratori tornino in servizio, infatti, occorre che ciascun Comune sigli il contratto di servizio con la “Belice Impianti srl”. Per questo ulteriore passo burocratico l’appuntamento è fissato per giovedì mattina al dipartimento regionale ai Rifiuti, dove i Comune interessati sono stati convocati per la sottoscrizione, appunto, del contratto di servizio. Atto che verrà ratificato, verosimilmente, alla presenza delle organizzazioni sindacali. Perché ciascun Comune possa sottoscrivere il contratto di servizio, però, è necessario che fornisca le necessarie garanzie relative ai tempi di pagamento del personale, che – diversamente – correrebbe il rischio di essere pagato con i gravi ritardi che hanno caratterizzato la gestione dell’Ato Palermo 2. Sulla questione circola un cauto ottimismo, dopo che, durante l’appena trascorso fine settimana, alcune amministrazioni comunali hanno uniformato gli atti prodotti alle richieste della Srr, fornendo le necessarie garanzie, con la produzione di ulteriori atti. Fra i Comuni sui quali permangono le principali perplessità, quelli di Corleone e Contessa Entellina, che – si spera – potrebbero allinearsi in questi giorni. In caso di ulteriori e non auspicabili diversità, la parola potrebbe tornare ai sindacati. Frattanto il presidente della “Belice Impianti srl”, Francesco Morga lavora per l’organizzazione logistica della nuova società. Probabile l’apertura di una nuova sede, così come si lavora per un censimento efficace sullo stato dei mezzi e sulle spese che – eventualmente – occorreranno per la loro rimessa in moto. La sottoscrizione dei contratti di lavoro con i singoli dipendenti sarà quindi l’ultimo step che approderà al ritorno al lavoro del personale, in stand-by ormai dalla fine dello scorso mese di gennaio.


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