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mercoledì 21 maggio 2008

Ato in Sicilia, da 27 a 9

Palermo- Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha firmato il decreto di riduzione degli Ato, che passeranno da 27 a 9, con l'aggiunta di un decimo che si occuperà delle isole minori.
NB: Nei commenti trovi le ultime notizie !!!!!!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

mi dipiace ma dare responsabilità ai comuni è davero sbagliato,nessun professinista ma solo persone che gestscono in base ad un esperienza passata non supportata alle nuove esigenze.

A.C.X. ha detto...

Dal primo gennaio 2009, pertanto, i nuovi soggetti, costituiti da consorzi di Comuni, diventeranno i titolari delle competenze che prima appartenevano alle società d'ambito, nonchè dei rapporti giuridici attivi e passivi relativi alla gestione integrata dei rifiuti.Al decreto seguirà un provvedimento che fisserà le direttive alle quali gli Ato dovranno attenersi per raggiungere alcuni obiettivi riguardanti, tra l'altro: l'aumento della percentuale di raccolta differenziata; il miglioramento dei parametri economici; l'impiantistica realizzata o in costruzione.Le direttive riguarderanno essenzialmente il divieto di assunzione di personale, la riduzione dei componenti dei Cda, l'adozione di strumenti finanziari finalizzati a risolvere la situazione di crisi e al raggiungimento di elevati standard qualitativi.Nel corso di questo periodo di transizione sarà necessaria una maggiore sinergia tra le attuali società d'ambito e i sindaci dei relativi comuni, in vista del raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei costi di gestione del servizio e dell'incremento della raccolta differenziata.
dal gazzettin di Lipari

A.C.X. ha detto...

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A.C.X. ha detto...

Ancora si aspetta la riforma.

A.C.X. ha detto...

Il decreto sulla riforma degli Ato avrà attuazione a partire dal 1° gennaio 2010 e non dovrà passare all’Assemblea per la ratifica giovandosi del silenzio-assenso di una precedente delibera sulla stessa falsariga, per cui è da considerare immediatamente esecutivo. Gli Ato saranno 9, più un decimo per le isole, a patto che i consigli comunali delle isole entro 30 giorni diano il proprio assenso, altrimenti confluiranno nelle rispettive province. Per la gestione degli Ato i sindaci dei Comuni di ogni provincia si consorzieranno e nomineranno nel proprio ambito tre di loro: l’incarico avrà durata triennale. Sarà il sindaco del Comune più popoloso a indire la prima riunione dei sindaci. Quanto riscosso dai Comuni dovrà essere correlato alla percentuale di rifiuti raccolti. Sei Comuni facessero una tariffa troppo bassa dovranno essere in grado di apportare altre risorse per evitare sbilanci. Non sarà più possibile che i Comuni non riscuotano e non intendano coprire con proprie risorse. Attualmente gli Ato commissariati sono 13 su 27. L’assessorato agli Enti locali si doterà di un advisor per le posizioni debitorie degli Ato.

Anonimo ha detto...

Palermo, 9 feb. Il sistema di raccolta integrata dei rifiuti in Sicilia sara' gestito attraverso nove Ato provinciali. E' la novita' piu' rilevante introdotta dal disegno di legge proposto dall'assessore Pier Carmelo Russo e approvato oggi dalla giunta regionale siciliana. Altro elemento di notevole portata della riforma e' la costituzione di un'autorita' d'ambito: un consorzio obbligatorio di cui fanno parte la Provincia e i Comuni ricompresi in ciascun Ato. L'assemblea di ciascun consorzio determinera' lo standard medio delle tariffe, mentre i Comuni avranno l'obbligo non solo di determinare la Tarsu e la tariffa di igiene ambientale, ma anche di individuare nei propri bilanci le risorse finanziarie da aggiungere alle somme provenienti dalle riscossioni delle bollette.

Un piano regionale fissera' gli obiettivi e i criteri del servizio di raccolta integrata e della localizzazione degli impianti di trattamento della differenziata. Anche gli Ato dovranno dotarsi di un proprio piano d'ambito. E dovranno avviare iniziative concrete per incrementare la raccolta differenziata con il metodo "porta a porta". Sono previste incentivazioni e forme di sensibilizzazione degli utenti. Vengono, inoltre, potenziati i poteri di sostituzione e di controllo della Regione, che faranno capo all'assessore per l'Energia e i servizi di pubblica utilita'. Questi poteri saranno esercitati nei casi di mancata istituzione dell'autorita' d'ambito, mancata adozione del piano d'ambito e dei bilanci di esercizio.

La nomina di commissari straordinari comportera' la decadenza dell'autorita' d'ambito commissariata e l'avvio delle azioni di responsabilita' sia amministrativa che erariale. Tutte le violazioni saranno sanzionate comunque con il commissariamento e la decadenza delle amministrazioni e degli organi inadempienti. Nei casi di emergenza e di rischi sanitari saranno sempre adottati interventi sostitutivi immediati, anche senza diffida. E l'ente interessato sara' chiamato sempre a pagare i danni. (segue

Anonimo ha detto...

LA IV Commissione Territorio e Ambiente dell'Ars ha approvato stamattina il disegno di legge di iniziativa governativo relativo alla gestione integrata dei rifiuti e modifica dei siti inquinati.

Si avvia cosi' un'altra riforma strutturale in Sicilia, quella che porta alla riduzione degli Ato, gli ambiti territoriali ottimali le cui criticita' sono oggi sotto gli occhi di tutti.

Il capogruppo del Movimento per l'Autonomia Francesco Musotto e i componenti della Commissione Giuseppe Arena e Fortunato Romano esprimono ''grande soddisfazione per l'esito della votazione, per questo ddl di iniziativa governativa, valido e rispondente alle esigenze del territorio''.

''Un ringraziamento particolare - si legge in una nota congiunta - alla sensibilita' della commissione e del suo presidente che hanno colto unanimemente lo spirito del disegno di legge e che hanno anche compreso al delicatezza del momento''.

''Siamo profondamente convinti della validita' del testo approvato - prosegue la nota - e siamo certi che lo stesso risolvera' definitivamente il problema dei rifiuti in Sicilia. Auspichiamo pertanto un rapido approdo in aula, per una discussione snella in grado di dotare celermente la Sicilia di questa legge destinata a far superare l'emergenza.

Responsabilita' delle amministrazioni nella gestione delle risorse e dei tributi, maggiore efficienza del servizio, garanzie occupazionali: questi gli obiettivi della riforma''.

A differenza della precedente norma, con questo testo si riforma radicalmente il sistema di gestione dei rifiuti, introducendo la riduzione degli ambiti, il cui numero viene fissato i nove, pari alle province siciliane, anche se viene prevista la possibilita' per i Comuni di far parte di un Ato differente rispetto a quello di appartenenza territoriale.

Si avvia una nuova fase che delega maggiori responsabilita' agli egli enti locali. Si introduce l'approvazione da parte dei comuni del piano gestione dei rifiuti, sentita la Conferenza Regione-Autonomie Locali. Si introducono norme piu' rigide di controllo dei tariffari, con standard minimi e massimi. Tia e Tarsu saranno determinati dai Comuni, che assicureranno cosi' l'integrale copertura dei costi del servizio.

Edoardo ha detto...

Nella seduta di giovedì pomeriggio di Sala d'Ercole, alla cui presidenza si sono alternati il presidente Francesco Cascio e il vicepresidente vicario Santi Formica, sono stati approvati altri quattro articoli: il cinque, il sei, il sette e l'otto. La prima delle nuove norme approvate riduce da 27 a 10 il numero degli ATO con l'istituzione di quello delle isole minori. L'articolo sei istituisce – una per ogni ATO - le SRR, società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti.


Su un emendamento aggiuntivo del governo, tendente ad ampliare la portata di quest'ultima norma, s'è sviluppato un lungo e serrato dibattito, alla conclusione del quale la proposta di modifica è stata accantonata. Gli articoli sette e otto prevedono, rispettivamente, l'avvio operativo delle SRR e le funzioni dell'autorità d'ambito. Il presidente di turno Santi Formica ha quindi rinviato i lavori d'Aula a martedì 23 marzo alle ore 16. Sull'argomento è intervenuto il deputato regionale Carmelo Incardona. "La riforma del sistema dei rifiuti in Sicilia-spiega Incardona- si regge su un cambio dell’assetto strutturale delle Ato. Tentare di introdurre concetti finalizzati a salvare questo o quell’ato significa contraddire l’impostazione generale della riforma. Inoltre il fissare a posteriori regole per dare giudizi positivi su questo o quell’Ato è proceduralmente non corretto.


Peraltro non si poteva- continua Incardona- portare avanti un emendamento che avrebbe premiato l’attività degli Ato che hanno ottenuto “solamente” il 15% della raccolta differenziata, e accantonare altri Ato davvero virtuosi, come l’Ato Ragusa, che è quello che ha il più alto avanzo di bilancio, e una gestione efficace ed efficiente. La legge portata in aula era stata condivisa in commissione e dall’intero parlamento, perché si poneva l’obbiettivo di riformare totalmente il sistema dei rifiuti, basandosi sulla razionalità, e su principi generali di gestione che devono escludere particolarità e situazioni clientelari.


La risposta del governo di accantonare questo emendamento- conclude il parlamentare siciliano- faciliterà l’iter dell’approvazione definitiva di questa riforma, che i siciliani attendono da tempo e che non può più essere ritardata, perché l’emergenza dei rifiuti in Sicilia sta assumendo dimensioni davvero preoccupanti".

A.C.X. ha detto...

SRR????


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