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lunedì 13 aprile 2015

Anci Sicilia e Regione ai ferri corti.

"C'è un sistema criminogeno".
La replica: Lo dirà la magistratura"

Più di un milione e centomila telespettatori, per uno share del 9 per cento, hanno seguito il servizio intitolato "La guerra dei rifiuti", andato in onda venerdì sera, intorno a mezzanotte, su Raiuno, nel corso della trasmissione Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1. La trasmissione si è soffermata sulla difficile situazione legata allo smaltimento nei Comuni siciliani, in quelli della parte occidentale dell'Isola in particolare, Monreale compreso,dove il conferimento della spazzatura comporta lunghe trasferte, anche dall'altra parte della Sicilia, dando luogo a costi esorbitanti. Al microfono di Maria Grazia Mazzola, giornalista della redazione di Tv7, che ha firmato il servizio, anche il sindaco di Monreale, Piero Capizzi, che ha illustrato le problematiche legate al conferimento dei rifiuti per il comune di Monreale, che fino a qualche mese sversava presso la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, mentre oggi scarica a giorni alterni su Siculiana e Bellolampo. La trasmissione, inoltre, ha messo di fronte le posizioni quasi antitetiche del sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando e dell'assessore regionale ai Rifiuti, Vania Contrafatto. "C'è un sistema criminogeno fondato sulla sistematica violazione della legge - ha detto Orlando - dell'ambiente e al tempo stesso su un'economia parassitaria che arricchisce pochi speculatori in danno dei comuni, delle popolazioni e dei servizi resi ai cittadini. A Palermo a giugno partirà la raccolta differenziata raggiungendo un terzo della popolazione.Noi abbiamo rotto un equilibrio - ha proseguito il sindaco del capoluogo - il Comune di Palermo ha messo a disposizione la discarica di Bellolampo ai comuni e la Regione ha fatto resistenze". Da parte sua, l'assessore Contrafatto, di fronte al report che dice che in Sicilia il 93% dei rifiuti finisce in discarica ed all'Isola spetta la maglia più nera in tema di rifiuti in tutta Italia (dove invece la media è del 45%), ha controbattuto dicendo che "Se ci sono interessi toccherà alla magistratura verificarlo. Posso vantare di avere dato un'accelerata all'attuazione del piano di gestione dei rifiuti - ha aggiunto l'assessore - Sicilia fuorilegge? In questo momento si. Nel senso che non siamo in linea con ciò che richiede la Comunità europea (entro 2020 riciclato il 50% rifiuti urbani per eliminare gradualmente le discariche, ndr). Dovendo gestire una situazione emergenziale ho dovuto appoggiarmi in questi mesi all'esistente. Stiamo cercando di far funzionare la discarica di Campobello di Mazara che è pubblica".

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