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giovedì 28 aprile 2011

Spunta la norma che toglie il freno al numero degli Ato rifiuti

SiciliaInformazioni | Spunta la norma che toglie il freno al numero degli Ato rifiuti
Il comma 4 dell’articolo 7, infatti, abroga parte della legge sui rifiuti che aveva fissato in dieci il numero massimo degli Ambiti territoriali ottimali in Sicilia. “Attraverso il maxiemendamento alla finanziaria, il governo intende abolire il tetto inserito lo scorso anno al numero degli Ato-rifiuti, che avevamo ridotto da 27 a 10

sabato 16 aprile 2011

Boccata d’ossigeno per Messinambiente: la Regione ripianerà le somme dovute dagli Ato - Tempo Stretto - Quotidiano on line di Messina e provincia


Boccata d’ossigeno per Messinambiente: la Regione ripianerà le somme dovute dagli Ato - Tempo Stretto - Quotidiano on line di Messina e provincia
Possono tirare un sospiro di sollievo, a Messinambiente. Il credito da oltre 6 milioni vantato da Nebrodi Ambiente non sarà più un problema o comunque non sarà insormontabile. E non solo perché il pignoramento è stato, per il momento, sospeso dal giudice, in attesa dell’udienza di merito. La buona novella è giunta ieri da Palermo, dall’Unità staff rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità. Gli uffici della Regione, infatti, hanno informato l’amministratore unico di Messinambiente Armando Di Maria che le società titolari dei servizi che tutte le spettanze maturate al 31 dicembre 2010 nei confronti delle società d’ambito in liquidazione (nella lettera di ieri si fa riferimento all’Ato1, ma è ovvio che varrà per tutti), saranno ripianate con la gestione liquidatoria della Regione entro il 30 giugno prossimo per le passività residue accertate. Una bella boccata d’ossigeno, per la società di via Dogali, che adesso potrà affrontare con maggiore serenità il contenzioso comunque in atto con la Nebrodi Ambiente, per il quale è sceso in campo il prefetto Francesco Alecci nel tentativo di mediare e di trovare un punto d’incontro risolutivo. (Clicca sul titolo per leggere tutto l'articolo)

venerdì 15 aprile 2011

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - I rifiuti campani arrivati a Mazzarrà La Provincia: «Trasporto abusivo»


GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - I rifiuti campani arrivati a Mazzarrà La Provincia: «Trasporto abusivo»

Corleone, operai Ato ancora sul tetto del comune per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi | Expoitalyonline


Corleone, operai Ato ancora sul tetto del comune per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi | Expoitalyonline: "Un’altra giornata di passione per gli operai dell’Ato “Alto Belice Ambiente” in servizio a Corleone. Stamattina gli stipendi promessi non erano ancora arrivati e tre operai (Giovanni Mercatante della Fp-Cgil e due suoi colleghi) sono nuovamente tornati sul tetto del municipio, in piazza Garibaldi, per gridare forte la loro protesta. Subito sono arrivati anche i poliziotti, i carabinieri, i vigili urbani, i vigili del fuoco (che, per precauzione, hanno nuovamente montato un telone davanti al portone del municipio) e un’ambulanza del 118."

giovedì 14 aprile 2011

Pronto il piano regionale dei rifiuti da 483 milioni- gds.it

Pronto il piano regionale dei rifiuti da 483 milioni- gds.it
Prevenzione e smaltimento. Più differenziata e stop agli inceneritori. Sono queste le parole d’ordine che caratterizzeranno il nuovo piano dei rifiuti da 483 milioni di euro che i tecnici della Regione stanno per ultimare, dopo la bocciatura dello scorso ottobre da parte del ministero dell’Ambiente. La nuova commissione di esperti dell’assessorato all’Energia, guidata da Giosuè Marino, insieme alla Protezione civile, ha sistemato il testo fino alla creazione di un faldone di circa 300 pagine.
In particolare, i finanziamenti sarebbero così suddivisi: 293 milioni per realizzare impianti tecnologici, 150 milioni per aumentare la raccolta differenziata, 17 milioni per i centri comunali di raccolta, 18 milioni per le stazioni di trasferimento e 5 milioni per i progetti di riduzione della produzione di rifiuti. È stata bocciata, inoltre, la costruzione di nuovi termovalorizzatori, che erano previsti invece dal vecchio piano del 2002 del governo Cuffaro. La Regione, dunque, dovrà innanzitutto prevenire e dopo smaltire. Si punta a un incremento della differenziata dall’8 per cento di oggi al 65 per cento previsto per il 2015; ma anche all’adozione di una serie di misure volte a ridurre gli oltre 500 chili di rifiuti per abitante che vengono prodotti in Sicilia. Nel testo si ipotizza, ad esempio, un aumento della vendita di prodotti sfusi; maggiore responsabilità agli enti locali per una migliore comunicazione delle pratiche di compostaggio domestico e per la gestione di sagre e feste nel rispetto dell’ambiente.

Sit-in dei lavoratori Messinambiente: entro 48 ore il pagamento delle retribuzione. Ma rimane il “nodo” del bando - Tempo Stretto - Quotidiano on line di Messina e provincia

Sit-in dei lavoratori Messinambiente: entro 48 ore il pagamento delle retribuzione. Ma rimane il “nodo” del bando - Tempo Stretto - Quotidiano on line di Messina e provincia
Dopo il sit in dei lavoratori della Messinambiente davanti alla sede dell’Ato, organizzato dalla Funzione pubblica della Cgil di Messina, questa mattina in via Cavalieri della Stella, la situazione relativa agli stipendi sembra essersi sbloccata. Ruggeri si è infatti impegnato a saldare le retribuzioni entro 48 ore. Per la Fp Messina resta ora il nodo, serio e problematico, del bando di gara. Venerdì prossimo infatti, proprio Ruggeri è stato convocato dall’assessore regionale Marino, ex prefetto di Messina, proprio per avere chiarimenti sul bando di gara, così come era stato richiesto dalla FP Cgil durante un precedente incontro con Marino.

Video Pagamento stipendi Ato Gesa AGTV 13-04-2011

Video Pagamento stipendi Ato Gesa AGTV 13-04-2011

mercoledì 6 aprile 2011

Sicilia - Marino: "I Comuni morosi saranno commissariati" | AgrigentoNotizie

Commissariamento immediato per i Comuni che non presenteranno piani di rientro o salderanno il proprio debito con l'Ato Gesa Ag2. E' durissima la posizione dell'assessore regionale Giosuè Marino che nel pomeriggio di oggi ha incontrato i sindaci dell'Agrigentino e i sindacati per far fronte all'emergenza. L'assessore ai rifiuti, inoltre, ha annunciato che fin da subito sarà bloccata la raccolta svolta dal comune di Siculiana che sta provvedendo, in emergenza, al conferimento "in house". La linea della fermezza al momento sarebbe l'unica proposta dalla Regione che ha annunciato ai sindaci presenti, ovvero quelli di Agrigento, Cammarata, Casteltermini, Raffadali, Siculiana e Favara che entro domani dovrà essere redatta una relazione da parte dell'amministratore unico e commissario liquidatore Teresa Restivo che presenti le proposte avanzate dai comuni e le somme versate.
"I comuni latitanti saranno immediatamente commissariati" avrebbe tuonato Marino. Ma quali sono le reali prospettive? Ad oggi per pagare l'arretrato sarebbero necessari circa 4milioni di euro, e di certo non potrà essere raggiunta solo abbattendo in maniera drastica l'evasione e l'elusione, dato che si tratta di un processo lungo. Allora l'unica alternativa restano i sindaci, che, chi più chi meno, debbono all'Ato ingenti somme che servono appunto a colmare il non riscosso.
Sulla linea dell'assessore Marino si è schierata l'Ugl, con il suo segretario Roberto Migliara. "Se non ci saranno le dovute risposte da parte dei Comuni - ha dichiarato - il commissariamento è la decisione migliore. Si è scherzato troppo fin ora".

Ato 2, la Fit Cisl accusa: “I comuni debitori si rivolgono a ditte esterne” | Notizie Sicilia | Cronaca Sicilia | Politica Sicilia | Sport Sicilia | News Province siciliane - Palermo


5 aprile 2011 - “Mentre i 283 lavoratori attendono ancora il pagamento di due stipendi, febbraio e marzo, quattro comuni dell’Ato 2 Alto Belice Ambiente di Palermo si rivolgono a ditte esterne, è vergognoso”.

Così Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl Ambiente Sicilia, commenta il ricorso da parte dei comuni di Corleone, Belmonte Mezzagno, Monreale, Altofonte che fanno parte dell’Ato 2, a ditte esterne per la raccolta dei rifiuti.

“Il commissario ad acta nominato dalla Regione è impegnato nella ricognizione delle somme dovute dai comuni all’Ato, ed è assurdo come i primi cittadini continuino a far finta di non essere debitori. Mancano già due retribuzioni – conclude Giordano – questi comportamenti incontreranno la dura opposizione del sindacato. E intanto la tensione fra i lavoratori sale, sono pronti a tutto”. I sindacati confermano intanto lo sciopero dei lavoratori dell’Ato 2 previsto per il prossimo 15 aprile.

martedì 5 aprile 2011

Rifiuti: netturbini senza stipendio, raccolta a rischio a Palermo - - Libero-News.it


Rifiuti: netturbini senza stipendio, raccolta a rischio a Palermo - - Libero-News.it Palermo, 30 mar. - (Adnkronos) - "Ora basta i lavoratori di Amia sono stanchi, se entro domani non sara' accreditato lo stipendio di marzo da venerdi' uno aprile saltano i servizi e quindi anche la raccolta dei rifiuti a Palermo''. Ad affermarlo e' Dionisio Giordano, segretario generale della Fit Cisl Ambiente appena appreso che delle somme che ogni mese il comune di Palermo deve trasferire ad Amia per consentire anche il pagamento degli stipendi, circa 8 milioni di euro, solo 500 mila euro sono disponibili alla Tesoreria dell'amministrazione comunale.''Era stato annunciato gia' da ieri con una nota ufficiale del comune che erano state accreditate le somme del contratto di servizio di Amia per intero - aggiunge Giordano - e invece ci ritroviamo davanti l'ennesima presa in giro dell'amministrazione. La tensione sale fra i lavoratori che ogni mese affrontano difficolta' e ritardi per ottenere il sacrosanto diritto ad essere pagati. Il comune provveda subito - conclude - altrimenti ci saranno conseguenze sulla raccolta dei rifiuti in citta' a partire da venerdi'''.

Scatta la protesta dei netturbini E’ emergenza rifiuti ad Agrigento « Quotidiano Sicilia | Cronaca Sicilia | Notizie, attualità e politica siciliana – Live Sicilia


Scatta la protesta dei netturbini E’ emergenza rifiuti ad Agrigento « Quotidiano Sicilia | Cronaca Sicilia | Notizie, attualità e politica siciliana – Live Sicilia: "Emergenza rifiuti ad Agrigento: la città della valle dei Templi è invasa dalla spazzatura per lo sciopero dei netturbini che rivendicano il pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi. E’ l’ennesima crisi che investe i comuni dell’Ato Gesa 2 di Agrigento alle prese con una gravissima situazione economica e sull’orlo ormai del dissesto finanziario. La spazzatura che si sta accumulando in tutti i quartieri della città, con i marciapiedi e le strade ormai letteralmente invasi dai rifiuti. Domani mattina i 400 lavoratori in sciopero protesteranno davanti alla prefettura. Sperano di essere ricevuti dal prefetto Francesca Ferrandino, alla quale chiederanno di sbloccare una situazione che ”per noi – dicono i netturbini – da tre mesi senza stipendio, si fa sempre piu’ drammatica”. Il sindaco Marco Zambuto, alcuni mesi fa, quando scattò l’emergenza, promise che l’amministrazione comunale avrebbe gestito direttamente la raccolta dei rifiuti."
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Salta l'accordo, sarà sciopero ad oltranza. Dopo che stamattina sembrava quasi raggiunto l'equilibrio cercato in questi giorni, adesso gli operai hanno respinto la proposta avanzata dalla Gesa e hanno deciso di proseguire con l'astensione dal lavoro.
In totale, tra somme anticipate da alcuni Comuni (due milioni e trecentomila euro), da Gesa (300mila euro), e il milione e quattocentomila euro anticipate dall'Aipa, l'Ato ha a disposizione quattro milioni di euro, che avrebbero consentito di pagare almeno due delle tre mensilità arretrate. Il piano proposto dalle ditte era il seguente: entro lunedì sarebbero state accreditate le somme utili per pagare il primo mese di stipendio, che sarebbe stato disponibile per i lavoratori già mercoledì prossimo. La seconda mensilità avrebbe dovuta essere disponibile a fine settimana, mentre, i restanti 400mila euro, stando alle promesse delle ditte, avrebbero dovuto essere impegnate per pagare metà della mensilità di marzo, senza però che le ditte incassassero nulla.
Questo, attendendo che possano entrare in cassa altri fondi, provenienti dai Comuni oppure, ad esempio, dalla Regione, che dovrebbe restituire all'Ato i novecentomila euro anticipati per coprire le spese collegate al trasporto dei rifiuti da Lampedusa. La richiesta, ovviamente, era quella di riprendere immediatamente la raccolta.
Una proposta giudicata dai lavoratori non abbastanza concreta, tanto da spingerli a scegliere di proseguire la protesta. "Finchè non avremo in tasca i mesi arretrati non riprenderemo la raccolta"

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