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venerdì 30 settembre 2011
Enna. Cassazione: no al sequestro dei beni dell’Ato rifiuti | Vivienna.it
Enna. Cassazione: no al sequestro dei beni dell’Ato rifiuti | Vivienna.it
Enna. I giudici della Cassazione hanno detto no al sequestro dei beni e del contante per complessivi nove milioni di euro dell’Ato Rifiuti ennese. Sequestro ordinato dal tribunale nel corso dell’indagine su una presunta truffa ai danni del fondo di rotazione della Regione
Enna. I giudici della Cassazione hanno detto no al sequestro dei beni e del contante per complessivi nove milioni di euro dell’Ato Rifiuti ennese. Sequestro ordinato dal tribunale nel corso dell’indagine su una presunta truffa ai danni del fondo di rotazione della Regione
mercoledì 28 settembre 2011
Palermo, discarica di Bellolampo al collasso- gds.it
Palermo, discarica di Bellolampo al collasso- gds.it
Emergenza vicina nel capoluogo siciliano, dove lo spazio per i rifiuti è esiguo e non ci sono alternative pronte. L'Amia corre ai ripari chiudendo le porte a tutti i comuni della provincia
Emergenza vicina nel capoluogo siciliano, dove lo spazio per i rifiuti è esiguo e non ci sono alternative pronte. L'Amia corre ai ripari chiudendo le porte a tutti i comuni della provincia
martedì 27 settembre 2011
Gorent Spa | Sicilia: Alto Belice non ha più dove conferire i rifiuti.
Gorent Spa | Sicilia: Alto Belice non ha più dove conferire i rifiuti.
Monreale. La discarica di Trapani ha sbarrato i cancelli ai mezzi di 7 Comuni dell'Ato Palermo 2 e a breve lo farà per gli altri 10 quando non potranno più conferire a Bellolampo. Da questa mattina, la società Alto Belice ambiente non ha più un posto dove conferire la spazzatura e presto l'emergenza ritornerà per le strade. I responsabili della discarica hanno chiesto di ricevere entro oggi almeno 70 mila euro che l'Ato non ha. Si sarebbero accontentati di fidejussioni, ma sono troppo onerose per la società.
Fino allo scorso 18 settembre, l'Ato aveva maturato un debito di 160 mila euro nei confronti della discarica trapanese. Ma i costi galoppano e ogni settimana si aggiungono circa 80 mila euro. L'ultimo tentativo di mediazione risale a venerdì scorso, quando i liquidatori hanno versato 37 mila euro, ritenuti insufficienti in assenza di altre garanzie.
Dopo Mazzarrà, adesso anche Trapani. L'Ato Palermo 2 colleziona debiti e affossa la propria credibilità. Ai tre liquidatori non è rimasto che convocare d'urgenza i 17 sindaci, oggi alle 12, e ricevere indicazioni. Anche se a Trapani scaricano soltanto 7 Comuni (Monreale, Corleone, San Cipirello, Belmonte, Piana, Santa Cristina e Roccamena), presto l'emergenza coinvolgerà tutti, per l'annunciata chiusura delle vasche di Bellolampo. Gli altri 10 Comuni avevano chiesto di scaricare a Trapani. Da oggi l'istanza è superflua.
«Mi dispiace soltanto - ha commentato con amarezza Roberto Terzo, uno dei liquidatori - che gli enormi sforzi compiuti su Monreale, grazie soprattutto all'impegno dei dipendenti, saranno vanificati dalla nuova irrefrenabile emergenza». Intanto, sull'Ato incombe un nuovo malcontento dei dipendenti che il prossimo 8 ottobre hanno proclamato uno sciopero per il mancato pagamento dello stipendio di agosto e, fra qualche giorno, anche di settembre. L'anticipazione di un milione e 600 mila euro concessa dalla Regione al Comune di Monreale, poi girata all'Ato, è stata risucchiata dagli stipendi di giugno e luglio, oltre che da tasse, oneri e assicurazioni per gli stessi dipendenti.
Monreale. La discarica di Trapani ha sbarrato i cancelli ai mezzi di 7 Comuni dell'Ato Palermo 2 e a breve lo farà per gli altri 10 quando non potranno più conferire a Bellolampo. Da questa mattina, la società Alto Belice ambiente non ha più un posto dove conferire la spazzatura e presto l'emergenza ritornerà per le strade. I responsabili della discarica hanno chiesto di ricevere entro oggi almeno 70 mila euro che l'Ato non ha. Si sarebbero accontentati di fidejussioni, ma sono troppo onerose per la società.
Fino allo scorso 18 settembre, l'Ato aveva maturato un debito di 160 mila euro nei confronti della discarica trapanese. Ma i costi galoppano e ogni settimana si aggiungono circa 80 mila euro. L'ultimo tentativo di mediazione risale a venerdì scorso, quando i liquidatori hanno versato 37 mila euro, ritenuti insufficienti in assenza di altre garanzie.
Dopo Mazzarrà, adesso anche Trapani. L'Ato Palermo 2 colleziona debiti e affossa la propria credibilità. Ai tre liquidatori non è rimasto che convocare d'urgenza i 17 sindaci, oggi alle 12, e ricevere indicazioni. Anche se a Trapani scaricano soltanto 7 Comuni (Monreale, Corleone, San Cipirello, Belmonte, Piana, Santa Cristina e Roccamena), presto l'emergenza coinvolgerà tutti, per l'annunciata chiusura delle vasche di Bellolampo. Gli altri 10 Comuni avevano chiesto di scaricare a Trapani. Da oggi l'istanza è superflua.
«Mi dispiace soltanto - ha commentato con amarezza Roberto Terzo, uno dei liquidatori - che gli enormi sforzi compiuti su Monreale, grazie soprattutto all'impegno dei dipendenti, saranno vanificati dalla nuova irrefrenabile emergenza». Intanto, sull'Ato incombe un nuovo malcontento dei dipendenti che il prossimo 8 ottobre hanno proclamato uno sciopero per il mancato pagamento dello stipendio di agosto e, fra qualche giorno, anche di settembre. L'anticipazione di un milione e 600 mila euro concessa dalla Regione al Comune di Monreale, poi girata all'Ato, è stata risucchiata dagli stipendi di giugno e luglio, oltre che da tasse, oneri e assicurazioni per gli stessi dipendenti.
sabato 24 settembre 2011
martedì 20 settembre 2011
Rifiuti/ Entro il 2012 in Sicilia 19 impianti per differenziata
L’incremento della raccolta differenziata si scontra con la carenza di impianti di trattamento.
Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, in qualità di commissario delegato, ha siglato questa mattina il programma per l'incremento del sistema impiantistico destinato alla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Si tratta di un intervento strategico nel settore e consente la realizzazione di 19 impianti.
L'obiettivo del programma è "portare il dato della raccolta differenziata e del suo smaltimento a una media del 55 per cento, in ogni provincia siciliana". Per la realizzazione del programma saranno impegnati 96,7 milioni di euro derivanti dall'ordinanza di Protezione civile e dalle risorse della programmazione comunitaria.
Quattordici impianti verranno realizzati entro il 31 dicembre del 2012, mentre i restanti cinque dovranno essere completati entro la fine del 2013. "Con questo programma - spiega Lombardo - si interviene su alcuni dei principali nodi del ciclo dei rifiuti in Sicilia, ovvero sul reperimento degli impianti di trattamento finale della frazione organica, e di conseguenza sulla reale efficienza tecnico-economica della raccolta differenziata".
Con questo programma si pone rimedio, intervenendo con nuovi impianti in tutte le province siciliane per far fronte all’attuale distribuzione geografica che penalizzava fortemente alcune aree della Regione”.
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