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giovedì 19 febbraio 2015

Emergenza rifiuti in Sicilia

tutti gli impianti per la gestione non rispettano la normativa comunitaria nè quella nazionale. Passi avanti, invece, nella Terra dei Fuochi, in Campania, nonostante i ritardi nell’applicazione del decreto: anche se c’è molta strada da fare, al più tardi entro metà marzo ci saranno le linee guida sugli interventi di prevenzione del danno ambientale e dell’illecito ambientale. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, chiamato in audizione dalla Commissione Ambiente della Camera, fa un focus sulla gestione dei rifiuti, in particolare in Campania e Sicilia, e sullo stato delle procedure di infrazione Ue.
Intanto, è allarme per i rifiuti speciali: le associazioni degli operatori del settore dicono che “c’è il rischio di blocco totale in tutta Italia con l’entrata in vigore oggi della norma che – in contrasto con i criteri europei che si dovranno applicare anche in Italia fra poco più di tre mesi – trasforma di fatto in ‘pericolosi’ la gran parte dei rifiuti speciali che pericolosi in realtà non sono”. Occorre intervenire subito perchè i pochi impianti autorizzati a trattare i rifiuti pericolosi saranno saturi nel giro di qualche settimana. Quindi chiedono al ministro di intervenire con una circolare esplicativa o un atto amministrativo.
Tornando alla gestione dei rifiuti, la Sicilia è il punto dolente: mancano impianti e soprattutto politiche di prevenzione di produzione dei rifiuti e di sistemi di raccolta differenziata efficienti. La causa, spiega il ministro, sono “problemi legati alla situazione autorizzativa, gestionale e funzionale degli impianti”. Per “scongiurare una emergenza” sia ambientale sia sanitaria occorre subito adeguare il sistema impiantistico regionale alle norme Ue e nazionali: la raccolta differenziata nel 2013 si è assestata al 13,4% e circa il 91% dei rifiuti urbani viene smaltito senza trattamento in discarica.
Per evitare una procedura d’infrazione da parte di Bruxelles, il ministero sta lavorando con la Regione Sicilia per rispondere in modo completo alle richieste della Commissione.
Ancora lungo il percorso per arrivare all’obiettivo di “una nuova Campania Felix” ha detto Galletti che ha sollecitato l’urgente approvazione da parte del Parlamento della normativa sugli eco-reati: “in Campania le ecomafie negli ultimi decenni sono cresciute ed hanno fatto i loro affari criminali”.
Infine, “grande lo sforzo per superare le infrazioni comunitarie ed evitare che l’Italia paghi multe salate per ritardi del passato”. Da febbraio a dicembre 2014, ha ricordato Galletti, sono state archiviate 9 procedure d’infrazione su 25.
Delle 16 pendenti, 12 riguardano le amministrazioni regionali.

RIFIUTI: SICILIA MAGLIA NERA, IMPERA LA DISCARICA. VENETO E TRENTINO-ALTO ADIGE AL TOP PER DIFFERENZIATA

Maglia nera alla Sicilia per l’uso delle discariche dove finisce il 93% del totale dei rifiuti; poco meglio Calabria (71%), Campania e il Lazio che, “fanno ricorso massiccio a impianti di trattamento                 localizzati in altre Regioni o all’estero”. Virtuose per la raccolta differenziata sono soprattutto Veneto e Trentino Alto Adige che raggiungono quota 64,6%. Lo ha spiegato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti rilevando che “ci sono Regioni in cui il quadro impiantistico è molto carente o del tutto inadeguato”.
Parlando in audizione in Commissione Ambiente alla Camera a proposito della produzione e della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, il ministro ha spiegato che tra il 2012 e il 2013 c’è stata “una diminuzione generalizzata della produzione regionale dei rifiuti urbani; contrazioni più evidenti in Basilicata, Valle d’Aosta, Marche e Abruzzo”.
Per la Raccolta differenziata dei rifiuti urbani va sicuramente meglio al nord: dietro Veneto e Trentino Alto Adige, ci sono con il 60% Friuli Venezia Giulia (più precisamente 59,1%) e con più del 55% le Marche; tra il 50% e il 55% si collocano Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Per le regioni del centro, le percentuali scendono: dal 45,9% dell’Umbria al 42% della Toscana, mentre al 26,1% si attesta il tasso di raccolta differenziata del Lazio. Al sud Italia un’ulteriore crescita si registra per la Campania, la cui percentuale di raccolta differenziata è pari al 44%. Anche l’Abruzzo supera il 40%, mentre al 25,8% e al 22% si attestano Basilicata e Puglia. Inferiori al 15% risultano, infine, i tassi di raccolta della regione Calabria (14,7%) e Sicilia (13,4%).
Sulla gestione dei rifiuti, il ministro ha spiegato che lo smaltimento in discarica è ancora una forma molto diffusa, visto che interessa il 37% dei rifiuti urbani. Ma dove c’è un ciclo integrato di rifiuti grazie a un parco impiantistico sviluppato, viene ridotta significativamente. Nel 2013, in base ai dati Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), lo smaltimento in discarica, pari a 10,9 milioni di tonnellate di rifiuti, è diminuito rispetto al 2012 di quasi 800 mila tonnellate attribuibili essenzialmente al calo della produzione dei rifiuti urbani registrata nello stesso periodo e al contemporaneo incremento della raccolta differenziata che ha raggiunto a livello nazionale la percentuale del 42,3%.
http://12alle12.it/roma-emergenza-rifiuti-in-sicilia-po-terra-dei-fuochi-127218

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