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venerdì 27 marzo 2015

"I lavoratori stringano i denti Oppure Rap fallirà come Amia"

Audizione a Sala delle Lapidi del presidente dell'azienda: "La Tari? Non è vero che è più alta che altrove".

Un anno o forse due di sacrifici per i lavoratori, altrimenti la Rap fallirà esattamente come l’Amia. L’avvertimento è del presidente Sergio Marino che oggi, a Sala delle Lapidi, è stato protagonista di un serrato botta e risposta con l’Aula. Un confronto voluto dagli inquilini di piazza Pretoria per capire perché l’azienda non funziona sempre al meglio.

“Abbiamo 110 portieri, 60 persone che usufruiscono dei permessi sindacali e alcuni si assentano per le partite - ha detto Marino nella sua relazione - i sindacati fino a dicembre sono stati zitti, ora vogliono tutto e subito ma non è possibile. Gli spogliatoi sono in pessime condizioni, ma lo erano anche prima e continueranno a esserlo finché non provvederà la curatela. I dispositivi per la sicurezza arriveranno, così come i nuovi mezzi che saranno pronti entro l’anno grazie anche al nuovo porta a porta”.

I sindacati hanno chiesto tavoli separati, continua Marino, “ma così non arriveremo a nulla: non possiamo volare alto, bisogna stringere i denti. Non va bene? Sono pronto a dimettermi e a lasciare il posto. Ma finché ho la fiducia del sindaco, resto. Bisogna sopportare ancora sacrifici, altrimenti dovrò portare i libri in tribunale”. La Rap, inoltre, a giugno potrebbe perdere il servizio di pulizia delle sedi giudiziarie che da solo vale 4,5 milioni.

Altro problema è lo scarso funzionamento dei mezzi. “Ho chiesto chiarimenti all’azienda che se ne occupa, ma i guasti sono frequenti anche perché i mezzi sono vecchi e gli autisti poco attenti - ha detto Marino - piazzeremo 250 campane per la carta, ne compreremo di nuove per la plastica. Le squadre gireranno, ho bloccato tutti i trasferimenti: tutti gli spazzini vorrebbero andare a Bellolampo o al notturno, ma non è possibile. Non posso pagare certe prestazioni come una volta, l’azienda fallirebbe. La Tari? Non è vero che a Palermo è alta, anzi è più bassa che altrove”.

"Dal dibattito in Consiglio - dice Rosario Filoramo del Pd - è emerso che noi del Pd avevamo ragione nel segnalare le criticità che hanno portato all’operazione di salvataggio della ex Amia con la Rap. Un'operazione che è costata e sta costando troppo ai cittadini che pagano la Tari ed è costata alle imprese coinvolte nel fallimento Amia che hanno ribaltato sui loro dipendenti la crisi nata nell’Amia. Nel contempo il servizio è obiettivamente un po’ più efficiente di quello reso dalla stagione Amia, peggio era obiettivamente impossibile fare, ma l’idea conduttrice della corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti è ancora distante dagli obiettivi europei. Rap a differenza di Amia raccoglie i rifiuti con regolarità, ma al pari della vecchia partecipata comunale è ancora una ditta di trasporti dei rifiuti, che finiscono quasi totalmente nella discarica di Bellolampo. Non cambierà nulla sino a quando una buona organizzazione consentirà ai cittadini di partecipare alla differenziata, con premi economici per i cittadini virtuosi e pesanti sanzioni nei confronti di coloro che non rispettano le regole. Adesso serve stare vicini all’Azienda, serve accompagnare gli sforzi organizzativi con politiche di controllo e sanzioni contro chi non lavora e contro i cittadini scorretti, serve modificare il regolamento Tari per premiare con sconti concreti i cittadini che partecipano alla differenziata".

http://m.livesicilia.it/2015/03/26/i-lavoratori-stringano-i-denti-oppure-rap-fallira-come-amia_610268/

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