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venerdì 20 marzo 2015

Discarica a cielo aperto.

Negli ultimi dieci anni sono stati sotterrati oltre 20 milioni di tonnellate di rifiuti, i siti quasi mai bonificati. La Regione vuole abbancarne altre, altrove producono energia e calore.

Era una bomba a tempo da disinnescare fino a qualche anno fa, adesso siamo in attesa della deflagrazione. Il timer della gestione dei rifiuti nell’Isola è ormai azzerato, lo testimonia il periodo più difficile della recente storia isolana nell’organizzazione dei flussi di rsu provenienti da comuni in seguito alla chiusura di diverse discariche. A preoccupare è anche l’assenza di alternative – le discariche restano l’unica alternativa di smaltimento – e la lentezza della Regione nell’attivazione di un sistema che prenda in considerazione la gerarchia europea del rifiuto.
Sul groppone dei siciliani resteranno, come al solito, le macerie che si concretizzano nei costi di un necessario smaltimento transfrontaliero e nell’assenza di risparmi e guadagni che potrebbero derivare da un impiantistica che possa produrre ricchezza dal riciclo, così come avviene in gran parte d’Italia e d’Europa.

http://www.qds.it/18887-sicilia-discarica-a-cielo-aperto.htm

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