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giovedì 26 marzo 2015

Rifiuti, il Governo bacchetta la Sicilia: “cinque anni di non progresso”

Commissione parlamentare: nulla è cambiato rispetto al 2010, anno dell’ultima relazione. A darne conferma sono i risultati dei sopralluoghi fatti dalla Commissione in diverse province siciliane, durante tutto il mese di marzo

Di Alessandra Principe

Passano gli anni, aumentano le denunce ma nulla cambia: l’emergenza rifiuti in Sicilia resta. Si conclude oggi il tour della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, presieduta dall’onorevole Pd Alessandro Bratti, per vagliare lo stato di emergenza rifiuti in termini di gestione delle discariche pubbliche e private, impiantistica, struttura amministrativa.

Cosa è cambiato rispetto al 2010, anno dell’ultima relazione della commissione? Poco o nulla. “Cinque anni di non progresso”, li definisce Bratti. A darne conferma sono i risultati dei sopralluoghi fatti dalla commissione in diverse province siciliane, durante tutto il mese di marzo.

Prima tappa è stata Catania, dove la Commissione si è occupata anche delle province di Ragusa, Enna, Messina, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, con risultati sconfortanti. A destare preoccupazione è l’assodato coinvolgimento della criminalità organizzata nella gestione degli impianti, a eccezione della provincia di Caltanissetta. Non è un caso, infatti, che gran parte dei rifiuti dell’Isola confluisca nelle discariche catanesi. La commissione ha effettuato sopralluoghi in diverse discariche della Sicilia Orientale: Oikos (Motta San’Anastasia), Sicula Trasporti (Lentini), Ofelia Ambiente (Caltagirone). In tutte, grosso modo, sono state riscontrate perplessità sulla gestione interna degli impianti.

Anche in provincia di Trapani la situazione non è delle migliori. “C’è un emergenza imminente, il sistema impiantistico non si è migliorato e credo che Trapani rientra in questo meccanismo. Dalla documentazione acquisita attraverso Prefettura, Procura e Questura emerge uno scenario complesso”, denuncia Bratti.

Si chiude questa settimana a Palermo l’attività di controllo della Commissione, con un sopralluogo nella discarica di Bellolampo e le audizioni in Prefettura. “Discariche sature, immondizia per le strade, bollette salate o irrimediabilmente non pagate”. Perplessità anche sul trattamento dei rifiuti, in mano ad impianti privati.

“Il sistema- annota Bratti- è fondato sulle discariche private, da cui dipende il 65 per cento dello smaltimento dei rifiuti. Ma i siti si avviano all’esaurimento e una commissione nominata dall’ex assessore Nicolò Marino ha denunciato che le autorizzazioni date erano in parte irregolari”. La commissione ha ascoltato anche la voce dei sindaci che all’unanimità lamentano l’emergenza in cui versa la gran parte dei comuni siciliani.

http://www.resapubblica.it/politica/rifiuti-il-governo-bacchetta-la-sicilia-cinque-anni-di-non-progresso/

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